Bonus Sud anche in Smart Working

17 Settembre 2025, di Barbara Weisz

Le imprese possono utilizzare il bonus INPS noto come Decontribuzione Sud anche per i dipendenti in smart working. L’Istituto di Previdenza ha fornito tale precisazione nell’ambito di un tavolo tecnico tenutosi con il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, durante il quale sono emersi numerosi chiarimenti applicativi su diverse misure agevolative destinate ai datori di lavoro.

Come funziona il Bonus Sud

Lo sconto contributivo in questione, lo ricordiamo, è rivolto a microimprese e PMI del Mezzogiorno che occupano lavoratori a tempo indeterminato nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. L’agevolazione ha il dichiarato obiettivo di mantenere i livelli di crescita occupazionale nel Mezzogiorno e contribuire alla riduzione dei divari territoriali.

Prevede che l’esonero contributivo spetti ai datori di lavoro privati esclusivamente per i lavoratori occupati a tempo indeterminato con l’esclusione dell’apprendistato e dei settori agricoltura e lavoro domestico.

Compatibilità con lo smart working

La circolare INPS 32/2025 precisa inoltre che «per sede di lavoro si intende l’unità operativa presso cui sono denunciati nel flusso Uniemens i lavoratori». Ai fini della verifica del requisito, rilevano quindi le denunce Uniemens e l’effettiva esistenza di un’unità operativa nel Mezzogiorno. Non rilevano, invece, il settore economico di appartenenza dell’azienda e il fatto che il luogo di effettivo svolgimento della prestazione lavorativa coincida effettivamente con una sede che si trova nel Mezzogiorno. Basta che il lavoratore sia in carico ad un’unità operativa collocata nelle Regioni svantaggiate del Sud sopra indicate.

Di conseguenza, lo smart working non preclude il diritto all’agevolazione, perché si tratta semplicemente di una modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, svincolata dalla localizzazione geografica dell’ufficio o dell’azienda e caratterizzata da una flessibilità sia nell’organizzazione, sia nella modalità di svolgimento dell’attività.

Lo sconto contributivo: regole e importi

Il Bonus Sud nel 2025 è pari al 25% dei contributi previdenziali complessivi, per un importo massimo di 145 euro su base mensile per 12 mensilità, per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato alla data del 31 dicembre 2024. Negli anni successi al primo, le percentuali scendono con la seguente progressione, (e sempre con riferimento agli assunti a tempo indeterminato al 31 dicembre dell’anno precedente):

  • nel 2026 è pari al 20% dei contributi, importo massimo di 125 euro al mese;
  • nel 2027 è pari al 20% dei contributi, importo massimo di 125 euro su base mensile;
  • nel 2028 è pari al 20% dei contributi per un importo massimo di 100 euro su base mensile;
  • nel 2029 è pari al 15% dei versamenti previdenziali per un importo massimo di 75 euro su base mensile.
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